Donne dipendenti
Sulla base dei dati Istat riferiti all’Archivio Statistico delle imprese Attive (anno 2020) è possibile ottenere la scomposizione per sesso dei dati relativi all’occupazione dipendente delle imprese operanti nella filiera audiovisiva.
Entrando nell’analisi, la presenza di dipendenti donne nella filiera è in media leggermente superiore rispetto al dato complessivo (42,7% a fronte di 40,2%), con un picco nel settore della distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv, in cui la presenza femminile supera abbondantemente la metà del totale (56,9%).
I valori più contenuti di presenza femminile dipendente riguardano il comparto della post- produzione cinematografica, di video e di programmi tv (39,1%), mentre la produzione cinematografica e la programmazione e trasmissione televisiva sono nella media (41,3% e 42,%) e l’attività di proiezione decisamente al di sopra (48,2%).
Donne e uomini tra i dipendenti del core audiovisivo per comparti produttivi.
Anno 2020 (valori percentuali)
Settori | Composizione % | |||
Donne | Uomini | Totale | ||
5911 | Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv | 41,3 | 58,7 | 100,0 |
5912 | Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv | 39,1 | 60,9 | 100,0 |
5913 | Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv* | 56,9 | 43,1 | 100,0 |
5914 | Attività di proiezione cinematografica | 48,2 | 51,8 | 100,0 |
6020 | Attività diprogrammazione etrasmissioni tv | 42,0 | 58,0 | 100,0 |
TOTALE CORE AUDIOVISIVO | 42,7 | 57,3 | 100,0 | |
TOTALE IMPRESE | 40,2 | 59,6 | 100,0 |
* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà.
Guardando alla distribuzione dei dipendenti nei diversi settori, la concentrazione di donne appare leggermente superiore nelle attività di proiezione cinematografica (11,0% delle dipendenti contro 8,8% dei dipendenti uomini) e nelle attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv (3,8% contro 2,1%).
La presenza assoluta femminile è invece un po’ più bassa nelle attività di programmazione e trasmissioni tv, che raccolgono il 27,8% delle donne dipendenti a fronte della quota relativa agli uomini pari a 29,4% e in misura più contenuta per le attività di programmazione e trasmissioni tv (54,2% contro 55,8%).
Distribuzione delle donne e degli uomini dipendenti della filiera audiovisiva per comparti produttivi
Anni 2020 (composizioni percentuali)
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* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà.