Note metodologiche
La produzione di contenuti creativi per la televisione e il cinema rientra nel panorama delle industrie culturali e creative. Si tratta di un filone di ricerca che, negli ultimi anni, ha trovato ampi spazi di interesse attraverso la pubblicazione di studi, monografie, position paper e altri rapporti di indagine statistica. All’interno di questi studi, l’analisi della produzione cinetelevisiva non è quasi mai esplicitata ma ricompresa nel più ampio comparto dell’audiovisivo; un insieme di attività di non facile inquadramento individuato negli studi attraverso perimetrazioni settoriali diversificate, a seconda delle interpretazioni adottate relativamente al settore e alla sua filiera.
Va evidenziato che non tutti i prodotti audiovisivi sono il risultato di una creatività originale, questo rappresenta un aspetto critico in termini di perimetrazione del settore. I film, ad esempio, sono solitamente classificati come un prodotto creativo, a differenza di quanto avviene per i programmi giornalistici. Allo stesso modo, la natura originale di un prodotto audiovisivo si associa alla necessità di riproduzione in larga scala e in più formati (DVD per esempio). In tal senso, c’è chi sostiene che la distribuzione non sia associabile alla filiera culturale e creativa dell’audiovisivo; per altri, invece, il nesso inscindibile tra produzione e commercializzazione unisce le due attività con il risultato finale di un perimetro allargato del settore e della filiera. Per avere un quadro dei diversi approcci internazionali di seguito viene presentato un quadro sinottico dei perimetri utilizzati nei principali studi sul tema.