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Le attività audiovisive 2022: evidenze sulle imprese e sull’occupazione.

Fondazione Symbola | Luglio 2023

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Il sistema imprenditoriale della filiera audiovisiva

Secondo gli ultimi dati disponibili di fonte Istat, derivati dall’Archivio Statistico delle Imprese Attive per il 2020, la filiera cinetelevisiva conta 7.555 imprese. Sebbene si tratti dell’anno dello scoppio della pandemia, il numero di unità cresce rispetto al 2019 del +2,4% (+1,1% il dato del totale delle imprese extra-agricole). 

Questo risultato si deve in buona parte alla crescita delle attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv (+10,3%), che hanno registrato, in controtendenza rispetto al resto della filiera, anche un incremento occupazionale (+5,3%). 

Al di là di questo dato eccezionale, il bilancio del primo anno pandemico dell’audiovisivo è comunque pesante, con le attività di proiezione cinematografica che hanno perso il 4,7% delle imprese attive e beni il 21,1% di occupati (la media complessiva è -5,1%). 

Imprese attive e addetti della filiera audiovisiva* per comparti produttivi.
Anno 2020 (valori assoluti)

SettoriImprese  attive%Addetti  imprese%
5911Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv4.64161,415.29933,0
5912Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv1.27016,82.6185,6
5913Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv*2303,01.5343,3
5914Attività di proiezione cinematografica6849,14.5239,7
6020Attività di programmazione e trasmissioni tv*7309,722.42048,3
TOTALE AUDIOVISIVO7.555100,046.395100,0

* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà. 

Anche le attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv presentano perdite di unità produttive (-4,2%), a cui corrispondono anche perdite significative di occupazione complessiva (-10,9%).

Dinamica delle imprese attive e degli addetti della filiera audiovisiva* per comparti produttivi
Anni 2020/2019 (variazioni percentuali)

* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà. 

Un po’ meno negativi sono i dati delle attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv (+2,3% di imprese, ma -5,4% di occupazione) e soprattutto quelli delle attività di programmazione e trasmissioni tv (stazionario il numero delle imprese, -1,7% la variazione degli addetti). 

Guardando alla distribuzione delle attività per comparti produttivi, il 61,4% delle imprese opera nella fase di produzione cinematografica e/o televisiva (4.641), mentre 1.270 sono le attività legate alla post-produzione (che incrementano il proprio peso rispetto all’anno pre-pandemico, portandosi a 16,8%). La proiezione cinematografica (scesa a 684 unità) e la programmazione televisiva (rimasta sul valore di 730) ammontano rispettivamente al 9,1% e 9,7% del totale, con la fase distributiva che, con 230 imprese, raccoglie il 3,0% delle imprese del sistema. 

Distribuzione delle imprese attive e degli addetti della filiera audiovisiva* per comparti produttivi
Anni 2020 (composizioni percentuali)

* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà. 

Passando al dato degli addetti dichiarati dalle imprese, pari a 46.395 complessivamente, il peso della produzione cinematografica e televisiva scende al 33,0%, la post-produzione al 5,6% mentre la programmazione televisiva sale a 48,3% e le proiezioni cinematografiche, data la forte diminuzione si portano a 9,7%. 

I dati consentono di articolare le imprese per classi dimensionale: il 93,5% della filiera è composto da microimprese (fino a 9 addetti), il 5,5% sono piccole (da 10 a 49 addetti), lo 0,8% sono medie (da 50 a 249 addetti) e lo 0,2% sono grandi (250 addetti e oltre). 

Imprese attive della filiera audiovisiva* per comparti produttivi per classi di addetti.
Anno 2020 (valori assoluti) 

Settorifino a 9 (micro)10-49 (piccole)50-249 (medie)250 e oltre (grandi)Totale
5911Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv 4.4301663964.641
5912Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv 1.22641211.270
5913Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv*2101361230
5914Attività di proiezione cinematografica6057072684
6020Attività di programmazione e trasmissioni tv*59412466730
TOTALE AUDIOVISIVO7.06541460167.555

Composizione % 

Settorifino a 9 (micro)10-49 (piccole)50-249 (medie)250 e oltre (grandi)Totale
5911Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv95.53.60.80.1100.0
5912Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv96.53.20.20.1100.0
5913Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv*91.35.72.60.4100.0
5914Attività di proiezione cinematografica88.510.21.00.3100.0
6020Attività di programmazione e trasmissioni tv*81.417.00.80.8100.0
TOTALE AUDIOVISIVO93.55.50.80.2100.0

* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati
includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà. 

Il peso delle micro è maggiore nel segmento della post-produzione (96,5%), la quota di piccole è superiore nelle attività di programmazione e trasmissioni tv (17,0%), le medie vedono una quota maggiore nelle attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv (2,6%) e le grandi sono più presenti sempre nella programmazione e nelle trasmissioni televisive (0,8%). 

Le classi dimensionali possono essere lette anche in base alla distribuzione degli addetti. Le incidenze ovviamente cambiano molto: il 46,2% si concentra nelle grandi imprese, il 24,2% nelle micro, il 16,8% nelle piccole e il 12,9% nelle medie. 

Addetti della filiera audiovisiva* per comparti produttivi per classi di addetti.
Anno 2020 (valori assoluti)

SettoriFino a 9 (micro)10-49 (piccole)50-249 (medie)250 e oltre (grandi)Totale
5911
Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv
6.0363.1434.2621.85815.299
5912Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv1.682739147502.618
5913Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv*4082685902681.534
5914Attività di proiezione cinematografica1.9001.1204961.0074.523
6020Attività di programmazione e trasmissioni tv*1.1792.50848118.25322.420
TOTALE AUDIOVISIVO11.2057.7785.97621.43646.395

Composizione% 

Settorifino a 9 (micro)10-49 (piccole)50-249 (medie)250 e oltre (grandi)Totale
5911Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv39,520,527,912,1100,0
5912Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv64,328,25,61,9100,0
5913Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv*26,617,538,517,5100,0
5914Attività di proiezione cinematografica42,024,811,022,3100,0
6020Attività di programmazione e trasmissioni tv*5,311,22,181,4100,0
TOTALE AUDIOVISIVO24,216,812,946,2100,0

* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà. 

Entrando nel dettaglio dei settori, nella post-produzione il 64,3% degli occupati regolari si colloca in microimprese, così come elevata è la quota di occupazione rispetto alla media relativa alle piccole (28,2%). Nelle attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv il 38,5% di addetti si concentra in medie imprese, mentre per la programmazione e trasmissione tv è preponderante il ruolo delle grandi (81,4%).