Donne dipendenti
Secondo i dati Istat dell’Archivio Statistico delle Imprese Attive ISTAT riferiti all’anno 2021, è
possibile ottenere la distribuzione per sesso dei lavoratori dipendenti nelle aziende del settore
audiovisivo.
Rispetto al 2020 la quota di donne dipendenti all’interno della filiera si è mantenuta su un valore del
42,8% (migliorata, anche se un decimo di punto percentuale), confermandosi al di sopra della media
complessiva (40,1%).
Il valore che emerge su tutti è quello della distribuzione cinematografica, di video e di programmi
tv, in cui la presenza femminile supera significativamente la metà del totale 58,2%, e in aumento
rispetto all’anno precedente (56,9%). Il secondo comparto a elevata presenza di donne dipendenti
è quello della proiezione cinematografica (47,9%), anche se il valore è sceso rispetto al 2020 (48,2%).
Donne e uomini tra i dipendenti del core audiovisivo per comparti produttivi.
Anno 2021 (valori percentuali)
Settori | Composizione % | |||
Donne | Uomini | Totale | ||
5911 | Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv | 40,9 | 59,1 | 100,0 |
5912 | Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv | 39,3 | 60,7 | 100,0 |
5913 | Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv* | 58,2 | 41,8 | 100,0 |
5914 | Attività di proiezione cinematografica | 47,9 | 52,1 | 100,0 |
6020 | Attività diprogrammazione etrasmissioni tv | 42,4 | 57,6 | 100,0 |
TOTALE CORE AUDIOVISIVO | 42,8 | 57,2 | 100,0 | |
TOTALE IMPRESE | 40,1 | 59,9 | 100,0 |
* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà.
La post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv si conferma il comparto a minore
presenza femminile dipendente, anche se migliora leggermente i valori rispetto al 2020 (39,3%
contro 39,1%). Anche la produzione cinematografica presenta una incidenza di donne dipendenti inferiore alla media (40,9%), mentre cresce la presenza femminile dipendente nelle attività di
programmazione e trasmissione televisiva sono nella media (42,4%, nel 2020 il valore era 42,0%).
Osservando la distribuzione dei dipendenti nei comparti, la concentrazione femminile è superiore
nella proiezione cinematografica (9,5% delle dipendenti contro 7,7% dei dipendenti uomini) e nelle
attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv (4,7% contro 2,5%).
Distribuzione delle donne e degli uomini dipendenti della filiera audiovisiva per comparti produttivi
Anni 2021 (composizioni percentuali)
* Sebbene non siano incluse tra le imprese in quanto classificate nelle amministrazioni pubbliche, per parità di confronto tutti i dati includono RAI – Radiotelevisione italiana S.p.a. e Istituto Luce-Cinecittà.
La concentrazione di dipendenti donne appare invece un po’ più bassa nelle attività di produzione
cinematografica di video e programmi tv, che raccolgono il 34,9% delle donne dipendenti a fronte
della quota relativa agli uomini pari a 37,7% e in misura più contenuta per le attività di
programmazione e trasmissione tv (48,0% contro 48,7%).