Ricerche Symbola

Le attività audiovisive 2023: evidenze sulle imprese e sull’occupazione

Fondazione Symbola | Ottobre 2024

Condividi su Facebook | Twitter | LinkedIn

Note metodologiche

In questo lavoro vengono presentati i dati aggiornati relativi alla struttura e alla natimortalità delle
imprese della filiera audiovisiva ottenuti attraverso elaborazioni sui principali archivi della statistica
ufficiale (Istat, Registri camerali di fonte Infocamere).
L’individuazione delle imprese della filiera avviene utilizzando codici ATECO 2007 a quattro cifre di
dettaglio, che consentono di enucleare i dati di riferimento:

  • 59.11 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi tv;
  • 59.12 Attività di post-produzione cinematografica, di video e di programmi tv;
  • 59.13 Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi tv;
  • 59.14 Attività di proiezione cinematografica;
  • 60.20 Programmazione e trasmissioni televisive.

Dai dati strutturali di fonte Istat emerge un dinamismo nella filiera nell’uscita dalla pandemia, , con
una crescita di imprese rispetto al 2020 del +8,6% (valore superiore più di tre volte rispetto a quella
della totalità delle imprese) e del +10,3% in termini di occupazione.

Spicca in generale l’ambito della produzione cinematografica, di video e di programmi tv, che cresce
per imprese, per addetti e vede un aumento di operatori nella fascia delle medie e grandi imprese.
Sono positivi anche i risultati della post-produzione e, soprattutto in termini occupazionali, per la
distribuzione. Prosegue la tendenza negativa delle attività di proiezione.

I dati 2023 ottenuti dai registri camerali mostrano una certa stabilizzazione dei flussi rispetto al
periodo post-pandemico, con un turn over in entrata e in uscita maggiore sempre per le attività di
produzione cine-tv, mentre per gli altri comparti il quadro si presenta abbastanza stabile.
Con riferimento alla occupazione si colgono segnali positivi, sia con riferimento alla componente
“diretta” (quella riferibile al concetto di occupati Istat della contabilità nazionale), cresciuta del
+0,9%, sia soprattutto per quanto riguarda la visione ampliata alla totalità di soggetti coinvolti,
arrivati a superare la soglia delle 120.000 unità nel 2023 con un incremento del +3,5% rispetto al
2022 e la conferma del ruolo rilevante della componente del lavoro autonomo (+4,7%).

Riguardo alle donne, i dati analizzati mostrano un quadro in cui, nel settore imprenditoriale delle
attività audiovisive, la loro presenza è inferiore rispetto alla media dell’intera economia. Tuttavia, la
presenza femminile è comunque significativa, rappresentando il 28,6% del totale (quota
leggermente aumentata rispetto al 2022), con incidenze diversificate all’interno della filiera.
La percentuale di donne imprenditrici è infatti maggiore nelle attività di proiezione cinematografica a
cui seguono le attività di programmazione e trasmissioni televisive e quelle di distribuzione
cinematografica, video e programmi tv. La presenza femminile è inferiore alla media dell’audiovisivo
nella produzione cinematografica, video e programmi tv e ancora più bassa nella post-produzione
cinematografica, video e programmi tv.

Il numero di donne nel management è in leggera crescita rispetto al 2022 (+0,9%). Anche in questo
caso la quota rilevata nel settore, pari al 22,9%, (scesa peraltro leggermente rispetto al 2022) è però
inferiore rispetto a quanto ottenuto per il totale delle imprese (24,9%). Si conferma una quota di
manager under 35 superiore alla media maschile.
La quota di donne dipendenti all’interno della filiera si è mantenuta infine su un valore del 42,8%
(migliorata, anche se un decimo di punto percentuale), confermandosi al di sopra della media
complessiva (40,1%).