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Le OTT e gli sviluppi possibili del mercato

di Marco Spagnoli | 02.11.2020

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All’ultima edizione del Mia Market si è parlato a lungo di modelli di business legati alle piattaforme. Uno dei temi inevitabilmente ‘caldi’ data la situazione complessa in cui versa il mercato theatrical, ma anche uno degli argomenti più rilevanti sul piano delle scelte produttive future del sistema europeo. Durante il panel The online challenge: new business in production and distribution models for digital platforms il delegato generale di Eurovod Silvia Cibien ha illustrato alcuni dati importanti riguardanti la sua associazione che nel 2020 annovera circa 30 membri da 19 paesi tra cui piattaforme digitali, ma anche Festival e fornitori tecnici. Durante il lockdown, infatti, l’aumento del traffico è stato del 78%, così come le transazioni sono aumentate del 60%.

La crescita generale del mercato è stata del 270%, mentre le piattaforme già conosciute dal pubblico hanno tutte avuto, a livello europeo, un aumento a doppia cifra.

Numeri molto significativi che sulla carta lascerebbero immaginare una facile espansione e che invece si scontrano con l’alta competitività di un sistema evidentemente in costante transizione. Non è facile, infatti, per nuovi soggetti, nonostante gli evidenti spazi e le chiare opportunità, andare a conquistare terreno: la strada è ancora lunga, visto che il 44% di questi operatori europei legati ad Eurovod manca di risorse di marketing sufficienti a valorizzare il proprio business, mentre il 39% del prodotto non viene reso disponibile dai distributivi alla ricerca di accordi migliori sul piano della remunerazione con i grandi OTT.

E questi ultimi, infatti, ottengono risultati particolarmente eclatanti grazie all’enorme quantità di denaro a loro disposizione: nel primo quadrimestre del 2020 Netflix ha registrato un balzo del 22,8% nel numero di abbonati e sebbene oggi ci sia stata una battuta d’arresto, in pochi mesi il colosso di Los Gatos è arrivato ad un bacino di utenti che passa da 148,86 a 182,86 milioni in tutto il mondo.

A pochi mesi dal lancio di Disney+. invece, sono più di 50 i milioni di utenti abbonati. A inizio febbraio gli abbonati erano 28.6 milioni; a inizio Aprile sono stati raggiunti i 50 milioni (+ 21 milioni abbonati durante il lockdown).

Nel nostro paese, gli spazi di sviluppo del mercato sono ancora molti: in Italia, infatti, navigano in rete circa 40 milioni di persone, il 70% della popolazione maggiorenne, una percentuale decisamente inferiore ad altri paesi come Stati Uniti (89%) e Uk (85%), ma anche come Francia (84%), Spagna (83%) e Germania (81%). Nel mese di luglio la total digital audience nel nostro Paese ha raggiunto 42,1 milioni di utenti (il 70,5% della popolazione dai 2 anni in su), con una flessione “stagionale” del 2.1% rispetto al mese precedente tipica dei mesi estivi, alla quale si aggiunge ancora l’effetto post-lockdown che già nel mese di giugno ha visto una maggiore mobilità delle persone. Maurizio Imbriale, Vicedirettore di Raiplay ha, quindi, illustrato i risultati ottenuti dalla piattaforma della Rai.

Nel giorno medio la piattaforma guidata da Elena Capparelli ha 32,4 milioni di utenti complessivi. Rai Play ha avuto 104.5 milioni di visitatori con circa 67 milioni di spettatori (+17,5% rispetto al 2019). 919,6 milioni di visualizzazioni (+77% rispetto al 2019), 18 milioni di spettatori registrati e 17,3 donwload dell’APP. (+45% vs 2019).

La library di Rai Play, in costante espansione, consta di circa 4000 titoli dove  – a fare la parte del leone – sono soprattutto i film, le fiction, le serie Tv e i documentari.

Jaume Ripoll, fondatore della piattaforma spagnola Filmin, uno dei grandi punti di riferimento del mercato on line iberico, ha ricordato che il loro catalogo di oltre 20.000 è al 63% di provenienza europea, e che i loro abbonati hanno una visione media al mensile di almeno 13 titoli. La maggior parte dei dipendenti della società, poi, lavora nel dipartimento di comunicazione e marketing, perché oggi la grande sfida di tutte le piattaforme è raggiungere il pubblico, anche tramite Festival come quello promosso da Filmin intitolato Atlantida che si tiene a Palma di Maiorca in estate.